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Parigi, 28 dicembre 1895: alcuni fortunati spettatori assistono
alla prima proiezione cinematografica. Dopo più di cento anni
il cinema affascina ancora milioni di spettatori in tutto il mondo
nonostante la concorrenza di nuove forme di intrattenimento.
Ma ben poco si sa di questa straordinaria scoperta che ha
rivoluzionato la comunicazione; e tanto meno si conosce il
percorso che ha portato all’invenzione del cinematografo dei
Lumiere. I laboratori attraverso macchine funzionanti e utilizzabili
dai ragazzi, hanno l’obiettivo di insegnare giocando e puntano a
(ri)avvicinare bambini e ragazzi al mondo del cinema, stimolando la
creatività, lo spirito di collaborazione e una conoscenza critica del linguaggio
delle immagini. Durante il percorso, più che guardare, si tocca e si gioca con gli
apparecchi, e con la propria fantasia, si ripercorre il cammino della rappresentazione per immagini, dalla veduta ottica al teatro di ombre cinesi, dal taumatropio al fenakistiscopio, dalla lanterna magica al proiettore cinematografico.
Realizzate in legno e altri materiali, le macchine sono copie fedeli di oggetti
originali, di cui riproducono, oltre che l’aspetto, i meccanismi e le funzioni.
Il vantaggio, rispetto agli originali, sta nel fatto che possono essere maneggiate senza timore.
Nel corso dei laboratori, i ragazzi provano anzi ad apportare alcune modifiche,
creando nuove storie per la Lanterna magica, nuovi personaggi per il
Praxinoscopio e il Fenakistiscopio, o ritagliando nuove sagome per il teatrino
di ombre cinesi. Unica macchina originale è un proiettore del 1908, che
conclude i percorsi.
Percorsi e organizzazione
Il Percorso tipo è strutturato su tre, quattro o cinque incontri di due ore circa.
I temi trattati, in sintesi, sono:
---2 o 3 incontri sul passaggio dall’immagine fissa alla percezione del
movimento; osservazione e comprensione delle macchine ma anche rielaborazione tramite semplici e diretti laboratori manipolativi individuali
e di gruppo
---1 o 2 incontri di progetto e realizzazione di un mini-video di animazione utilizzando tecniche legate al movimento della figura e degli oggetti
a “passo 1” così come della pixilation tramite collàge e decollàge.
La comprensione di ogni momento è resa più facile e divertente dalle
macchine e dai giochi progettati e costruiti per il progetto pReCiNemA.
I percorsi realizzati si avvalgono di giochi percettivi, manipolativi e
dell’utilizzo di videocamere con monitor a circuito chiuso.
Nel corso dei laboratori trovano spazio anche momenti dedicati
alla narrazione, all’ascolto musicale, all’animazione teatrale.
La struttura del progetto pReCiNemA prevede, per una
esperienza completa, almeno quattro incontri tematici di due
ore ciascuno per ogni gruppo-classe. E’ richiesto un ambiente
mediamente spazioso con possibilità di oscuramento e,
quando possibile, l’utilizzo di un televisore.
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